In questa lunga estate che mi ha vista tornare in Italia per qualche tempo, ho approfittato – tra un salto a Torino ed un breve soggiorno in Puglia – per un bel giro in Toscana, che non guasta mai.

L’idea era quella di una breve ma intensa “due giorni” nel Chianti, soprattutto per visitare alcune cantine, ma senza farci  sfuggire altre simpatiche destinazioni vicine.

Abbiamo percorso la suggestiva Via Chiantigiana, la SR222, che unisce Firenze e Siena costeggiando il classico paesaggio toscano da cartolina: colline, cipressi, vigneti, uliveti. Davvero la consiglio -anche ai motociclisti!- per lo scenario meraviglioso.

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Percorrendo la SR222, meritano certamente una sosta:

GREVE IN CHIANTI

La sua  triangolare  piazza e il Museo del Vino, tra vecchie fotografie, documenti e attrezzi del mestiere e l’originale collezione di più di 180 diversi cavatappi.

PANZANO IN CHIANTI

Percorrete le sue silenziose stradine  e vi sembrerà di essere stati catapultati in un’altra epoca. Seguendo la strada pavimentata che connette le due parti della città, vi imbatterete in un susseguirsi di negozietti e botteghe artigiane che espongono opere d’arte e manufatti di artisti locali.

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CASTELLINA IN CHIANTI

Le origini della città risalgono all’epoca etrusca, di cui molti resti sono visibili e visitabili sia presso gli scavi dei siti archeologici che presso il Museo Archeologico. Il pittoresco borgo mantiene la forma quadrilaterale tipica delle antiche fortificazioni medievali e resti delle torri che -durante il periodo dei conflitti tra Firenze e Siena- proteggevano la città dalle invasioni. Sotto le antiche mura, corre un impressionante tunnel sotterraneo, oggi conosciuto come la Via delle Volte, che ospita negozi, botteghe artigiane e ristoranti; il tunnel gira intorno alla città, luogo perfetto dove cercare un po’ di refrigerio durante il caldo estivo.

Dove mangiare: Ristorante Sotto le Volte, Via delle Volte, 14, Castellina in Chianti; una piacevole e particolare sosta con tavolini lungo il camminamento.

Dove acquistare: All’Enoteca Le volte di Castellina in Chianti potrete acquistare ottimi vini locali; nella sala attigua, squisiti gelati dai gusti particolari come mojito o limone e fichi.

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MONTERIGGIONI

Riprendendo la Via Chiantigiana, dopo il borgo di Fonterutoli – interessanti il Castello e la casa vinicola -, si può deviare e raggiungere Monteriggioni, piacevole borgo medievale il cui castello venne fondato nel secondo decennio del Duecento dalla Repubblica di Siena, con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze.

Negli ultimi anni Monteriggioni ha assunto maggiore rilevanza turistica anche perché è stata inserita all’interno del percorso della Via Francigena (è la tappa 32, percorso a piedi di 20,6 km che parte da Piazza Roma di Monteriggioni e arriva a Piazza del Campo di Siena).

A Monteriggioni torno sempre con piacere ricordando ogni volta i begli incontri con Erri De Luca e Gianmaria Testa durante l’ex-Festival della Viandanza.  Adesso si chiama Slow Travel Festun evento sulla cultura del viaggio a piedi e in bicicletta in cui vengono organizzati escursioni nordic walking, concerti, presentazioni di libri escursioni in notturna e laboratori anche per i più piccoli (se vi capita, quest’anno si terrà 23-25 Settembre).

Dove mangiare: Bar Dell’Orso, Via Cassia Nord, 23; appena fuori dall’incantevole borgo di Monteriggioni si trova questo locale con arredi rustici di legno e banco dei formaggi e salumi, in cui poter gustare pici fatti a mano, ottimi panini e bruschette in un’atmosfera informale e rilassata.

LE TERME DI PETRIOLO

E ora, dove andiamo? 😉 Lasciamo la splendida Via Chiantigiana e ci immettiamo nello scorrevole raccordo Firenze-Siena per raggiungere le Terme di Petriolo per godere momenti di puro relax! Petriolo è nota fin dai tempi degli Etruschi e dei Romani per la presenza di calde acque sulfuree dalle proprietà curative: qui le acque termali sgorgano ad una temperatura di +43 °C, e vi è la possibilità di goderne sia gratuitamente nelle vasche naturali che nel moderno centro termale. Io non ho avuto dubbi e ho scelto le piscine naturali. Man mano che ci si avvicina al torrente l’acqua termale nelle vasche raggiunge una temperatura più bassa perché si mescola a quella del fiume. Il posto è veramente piacevole, lontano dai grandi flussi turistici e la natura circostante è incontaminata.

L’ABBAZIA DI SAN GALGANO

Dopo questa rilassante simbiosi con la natura, siamo di nuovo pronti per l’ultima tappa: l’Abbazia di San Galgano.

A  pochi km dalle Terme di Petriolo, infatti, si trova quest’abbazia cistercense, grandioso e mistico rudere, spettacolare e caratteristico per l’assenza del tetto. Un sito davvero suggestivo in cui sono stati ambientati anche diversi film (tra tutti, Il paziente inglese).

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Dall’abbazia un breve sentiero conduce all’Eremo di Montesiepi, dove si trova la famosa Spada nella Roccia. Narra la tradizione che il nobile Galgano Guidotti, dopo aver condotto per anni una vita dissoluta e violenta, si ritirò a vita eremitica in segno di penitenza. Per dimostrare la sua conversione e la rinuncia alla vita mondana, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada (con gesto simile, ma inverso, a quello di Artù che invece la estrae), allo scopo di trasformare l’arma in una croce. Nell’eremo si trova in effetti parte di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di plexiglas.

Dove mangiare: Bar Ristorante San Galgano, per una sosta anche rapida a base di bruschette accompagnata dall’immancabile bicchiere di vino. E’ anche agriturismo, se voleste decidere di soggiornare in questo luogo ricco di fascino. Altrimenti date un’occhiata qui.

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Curiosità: A pochi km di distanza da San Galgano si trova il famoso casolare utilizzato negli anni 90 nella pubblicità tv del Mulino Bianco. Si chiama Mulino delle Pile, è in pietra (e non bianco come nella pubblicità) e adesso è un agriturismo con ristorante tipico toscano.

In questi due giorni toscani ho soggiornato con Airbnb a Iesa, un minuscolo paesino vicino a Monticiano (SI), poche case e tanta tranquillità..a volte due giorni bastano davvero per ricaricare le batterie!


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4 Comments

  1. Bellissimo itinerario! Lo terrò in considerazione per organizzare un weekend di fuga dalla frenesia cittadina! 🙂

  2. irene

    Grazie Elisa! Sono contenta che ti piaccia 🙂 A volte basta davvero poco per staccare la spina.. 😉

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